"This is me", si conclude l'Hackathon sulla Self Sovereign Identity SSI: utopie o soluzioni? La proposta di BLOC...
Si è concluso l’Hackaton This is ME organizzato nell’ambito della Milano Digital Week da DizmeID Foundation in collaborazione con Fondazione Cariplo Factory, Algorand, Fabrick, InfoCert, Legal Hackers, Sweet Legal Tech, Ben, Next Generation Burrency, Blockchain4innovation, B Holding Boost Heroes, A.P.S.P. e CRAD e che ha visto la partecipazione nella sezione LegalTech di BLOC LawTech Firm, con la preziosa collaborazione all'interno del team della Dottoressa Sara Morini. L’Identità Digitale è stata posta sotto la lente d’ingrandimento di start-up, sviluppatori e studi legali con l’obiettivo di proporre una soluzione innovativa di controllo della propria privacy e di e utilizzo dei propri dati. La competizione si è articolata in cinque diverse challenge, focalizzate su diversi ambiti:
- Government to Citizen: soluzioni per il Cittadino che si relaziona con la Pubblica Amministrazione.
- Business to Consumer: soluzioni per il Consumatore che accede a servizi retail, finanziari, assicurativi, utility, telco.
- Business to Employee: soluzioni per lo studente che si relaziona con enti di istruzione e formazione o per il lavoratore che interagisce con l’ecosistema aziendale.
- Business to Business: soluzioni per il legale rappresentante che opera in nome e per conto di una persona giuridica.
- Business to Thing: soluzioni per il controllo e la gestione di asset digitali e non.
La giuria, composta da importanti nomi del mondo digital, da imprenditori tech e da esperti del settore blockchain è stata chiamata ad esaminare il grado di innovazione dei progetti presentati e la loro rispondenza alle crescenti necessità di gestione delle problematiche legate all’utilizzo dei dati personali nelle dinamiche del mondo contemporaneo, soprattutto in ambito sanitario e business. Il nostro studio ha concentrato l’attenzione sulla Self Sovereign Identityproponendo una soluzione che ha stupito i giurati per la sua originalità e che prevede un intervento solamente parziale di un Trusted Service Provider (non integrale, come invece proposto da altri partecipanti), ponendo al centro del sistema il diritto all’autodeterminazione proprio di ogni individuo. Oggetto del caso d’uso proposto è il progetto “SonoSano”, finalizzato alla creazione di un wallet digitale tramite blockchain contenente le credenziali personali in forma di autocertificazione e le credenziali verificabili (verified credentials) fornite dai Trusted Service Provider. Il progetto prevede l’associazione dei dati sanitari dell’individuo, in particolare, del certificato vaccinale, emesso da un soggetto trusted, quale ad esempio una ASL. Il nostro lavoro ha dunque proposto una soluzione ibrida, tesa ad aprire la strada verso l’autodeterminazione dell’individuo, che, in questo modo, può convalidare la propria identità grazie all’utilizzo della blockchain, che permette di convalidare i dati contenuti nel token con quanto emesso dal TSP. L’approfondita indagine normativa che abbiamo condotto ha permesso di creare un caso d’uso pienamente conforme ai dettami del GDPR e si allinea alla nascente proposta di istituzione di un Digital Green Pass a livello europeo. Particolarmente apprezzata la presentazione del progetto tramite slides elaborate secondo i principi del Legal Design ed il nostro spirito innovatore ha sicuramente colpito l’attenzione della giuria offrendo spunti di approfondimento visionari ma non utopici.
Tokenizzazione della proprietà intellettuale: la sfida di IBM
La startup Ipwe ed IBM collaborano per creare l'infrastruttura tecnologica che verrà utilizzata per una nuova rappresentazione dei brevetti attraverso la creazione di token NFT archiviati, attraverso i loro record, su una rete blockchain. La tokenizzazione della proprietà intellettuale aiuterà a determinare i brevetti in modo che siano più liquidi e quindi facilmente venduti, scambiati, commercializzati o monetizzati. Questo processo virtuoso porterà certamente una nuova iniezione di liquidità ad investitori e innovatori. La tokenizzazione infatti fornisce una maggiore trasparenza ed al contempo identificabilità della paternità di ogni brevetto. Fattore di maggior pregio, essa, in modalità del tutto automatica, può rendere le transazioni correlate più semplici ed efficienti in termini di costi e ritorni economici. Attraverso la rappresentazione per mezzo di NFT, la proprietà intellettuale può inoltre essere concessa facilmente in licenza. Tecnicamente questi NFT verranno archiviati e condivisi sulla piattaforma IPwe, nonché ospitati su IBM Cloud e alimentati da IBM Blockchain .La piattaforma IPwe risulta anche abilitante per il mercato globale dei brevetti. Consentirà ai proprietari e ad altri membri dell'ecosistema che ruota intorno ai brevetti di negoziare, acquistare, concedere in licenza, finanziare, vendere, ricercare e commercializzare gli stessi brevetti. La gestione, compresa la tutela, della proprietà intellettuale si trova difronte ad un vero e proprio bivio in cui l'utilizzo di una tecnologia inedita può favorire uno sfruttamento migliore dei diritti collegati alle proprietà individuali ma al contempo necessita di un aggiornamento ed una maggiore interoperabilità delle norme preposte al buon funzionamento del sistema.
La blockchain della moda sostenibile non passa necessariamente dai grandi marchi
Ha fatto scalpore in queste ore la notizia di un consorzio tra grandi firme del lusso e della moda votato alla realizzazione di una infrastruttura blockchain deputata alla lotta alla contraffazione ed alla rappresentazione di qualità e di valore di prodotti del citato settore. Mentre il dibattito tecnico sull'opportunità di utilizzo di blockchain privata è ancora aperto, nel frattempo c'è chi invece, nel suo piccolo, avvia progetti che utilizzano per l'appunto il protocollo blockchain per rappresentare alle platee di acquirenti la vera sostenibilità della filiera di produzione. In modo trasparente la blockchain permette di dare contezza e sopratutto prova immutabile di scelte radicali come ad esempio quella difare a meno di qualsiasi derivato animale; il cotone è biologico ed il poliestere è riciclato a partire dalle bottiglie di plastica e dai rifiuti raccolti in mare, fino addirittura alla produzione di pelle derivata dalle piante di cactus. Ma non è tutto: tracciabilità di donazioni e dati relativi alla propagazione di emissioni nocive nell'abito della produzione sono altri esempi che completano il progetto. Questa è la storia di Kidsofbrokenfuture che si incrocia con quella di Spartan Tech che utilizza la blockchain per notarizzare ogni step, ogni materiale, ogni luogo e ogni persona che è responsabile di quel determinato segmento della filiera che porta alla realizzazione di un capo di abbigliamento. Mette insieme i vari pezzi in modo trasparente e verificabile.
Criptofughe (Turche)
Tuonano e risuonano su molte testate giornalistiche le notizie di “ una nuova cripto-truffa”, come se si lasciasse intendere che questa possa essere “l'ennesima” legata alle criptovalute, anzi a bitcoin per essere precisi. Perché il binomio bitcoin-truffa è un matrimonio perfetto di superficialità e credenza popolare. Il caso in oggetto è relativo alla scomparsa di un noto personaggio turco a capo di un importante sito/exchange di criptovalute che si sarebbe dileguato con un bottino di circa 4 miliardi di dollari in controvalore di valuta FIAT. Potrebbe essere e non sarebbe l'unico exchange a saltare nella storia delle criptovalute, anche se il sito è dichiaratamente in manutenzione. Approfondendo però dovremmo anche ricordare che la situazione politica turca non è delle più rosee e la stabilità dell'ordinamento legislativo è piuttosto flebile generando conseguenze rilevanti e spesso improvvise come ad esempio l'emanazione del recentissimo divieto di pagamenti in criptovaluta. Ovviamente questo non giustificherebbe alcuna eventuale attività illecita ed arbitraria dell'uomo menzionato ma ne potrebbe individuare una causa. Di certo è necessario partire da dati concreti: ad oggi esistono moltissimi exchange che hanno consolidato la loro credibilità attraverso ampia dimostrazione di affidabilità e che stanno inoltre costruendo una finanza del tutto nuova e moderna senza la necessità di utilizzare il sistema bancario tradizionale. Si pensi solo a scopo esemplificativo a Binance!. Detto ciò si può, con certezza, affermare che il “prendi i soldi e scappa” è un toposdella letteratura finanziaria di portata ancestrale: accade tra conoscenti e criptoinvestitori ma ricordiamo anche più di un “simpatico” episodio che coinvolse banche o fondi di investimento molto più istituzionali. L'essere umano è coerente in tutte le sue espressioni.