I (quasi) 3.500 dollari di Ether
Durante la placida notte europea, Ether la criptovaluta basata sulla blockchain di Ethereum ha sfiorato una quotazione, al cambio Eth/Usd, di 3500 Dollari americani. Mai il valore di Ether è stato così elevato nel corso della sua non lunghissima storia. Ethereum continua quindi a credere in se stessa e gli utenti o investitori in questa cripto, ma sopratutto nella tecnologia che la governa, insomma continuano a credere in Ethereum. Layer two e quindi un futuro fatto di scalabilità maggiore e presunti minori costi di “gas”, ossia le fees da pagare per poter trascrivere dati sulla blockchain del buon Vitalik Buterin, costituiscono certamente l'incipit di questa evoluzione; ma anche NFT, De-Fi ed incremento esponenziale dell'uso di smart contract, sono da annoverare come gli elementi cardine di questa corsa al consolidamento del valore di Ether. Dopo l'exploit di bitcoin, che prosegue ormai con una certa regolarità la propria crescita di valore quasi fosse un fattore fisiologico, seppur con altre caratteristiche endemiche, Ether non inverte la propria ascesa. Si può parlare allora di bolla speculativa quando alla base di una criptovaluta sono presenti contenuti tecnologici che alimentano prospettive votate al cambiamento radicale delle abitudini economiche, finanziarie, bancarie, ludiche ed altro ancora di chi utilizza comunemente questi strumenti?
Una blockchain per dare respiro al pianeta
Il problema della produzione di di Co2 sul nostro beneamato pianeta Terra è diventata questione di vitale importanza. Per tale motivo negli ultimi anni si è posta sempre una maggiore attenzione alle politiche di produzione, gestione e smaltimento di Co2 attivando un ecosistema di crediti green basati appunto sui virtuosi dell'anidride carbonica. Ciò ha generato un imponente mercato dei servizi ecosistemici, quantificato in centinaia di trilioni di dollari. E' costruito fondamentalmente su un sistema di crediti basati appunto sulla Co2 e per il quale è necessaria una particolare trasparenza di gestione. Ne è un esempio lo scandalo del 2009 di 100 milioni di dollari di crediti di carbonio venduti in Papua Nuova Guinea a fronte di contratti falsi con proprietari forestali. La tracciabilità dei crediti e la trasparenza delle trascrizioni replicate su un layer pubblico, ed il cui data base è distribuito su molti nodi, può rendere questo ecosistema a prova di contraffazione eliminando ogni possibile scandalo al riguardo. La natura, di per sé già elemento distribuito e decentralizzato, sarebbe protetta da un sistema di certificazione e di tracciamento delle transazioni assolutamente trasparente e privo di potenziali falsificazioni. Un protocollo quindi a blocchi di transazioni, che ha la caratteristica di non essere centralizzato ma distribuito su tutti i nodi della rete degli utenti, permette che qualunque transazione nella rete venga immediatamente resa visibile a tutti i partecipanti diventando di fatto immutabile e certa. Il futuro della natura e del nostro pianeta passa anche per la blockchain.
Il futuro dell’Europa è in rete: fai sentire la tua voce
La Conferenza sul futuro dell’Europa lancia una call to action aperta a tutti per ragionare sulle sfide e le priorità dell'Europa. Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea si impegnano ad ascoltare la voce degli europei tramite una piattaforma digitale multilingue, in cui chiunque potrà scambiare idee e opinioni attraverso eventi online, con un approccio dal basso verso l'alto. I temi trattati saranno relativi a: cambiamento climatico e ambiente, salute, economia, giustizia sociale e lavoro, UE nel mondo, condivisione di valori e diritti, stato di diritto, sicurezza, trasformazione digitale, democrazia europea, migrazione, istruzione, cultura, gioventù e sport. Se ne parlerà anche il 9 maggio in occasione della Giornata dell’Europa.
Eventi in corso: https://futureu.europa.eu/meetings
Conferenza sul futuro d’Europa: https://futureu.europa.eu/pages/about?locale=it