Consob e blockchain, gli ammonimenti del Prof. Savona
Nell'incontro annuale con il mercato finanziario pubblicato il14.06.2021 , il Prof. Paolo Savona espone alcune considerazioni in ordine all'emergenza delle innovazioni finanziarie (punto 3), sollevando alcuni temi oggetto di acceso dibattito e ricordando il ruolo della Consob quale "viatico indispensabile per un buon funzionamento del mercato finanziario, condizione necessaria, ancorché non sufficiente, per incentivare il risparmio e ancorarlo all’attività reale". L'orientamento della Consob sino ad oggi pare essere stato poco dirimente e talvolta confusionario rispetto all'inquadramento tecnico e giuridico delle tecnologie emergenti in ambito finanziario. Nella relazione ufficiale pubblicata sul sito della Consob si legge che: "non è più possibile distinguere, con certezza tecnica e giuridica, in che cosa oggi consistano legalmente la moneta e i prodotti finanziari, un contenuto che si presenta interrelato per la connessione garantita dalle piattaforme di conversione tra strumenti virtuali e tradizionali". In particolare, viene affermata la necessità di chiarire il significato dei termini usati, dando conto che Consob è ricorsa: "alla consueta dicotomia tra strumento tradizionale e strumento virtuale; per quest’ultimo si usa anche il termine digitale, che abbraccia però sia le forme ormai tradizionali (come le carte di credito, i dispensatori ATM di moneta fisica e i pagamenti on line), sia quelle più recenti di pagamenti o scambi in strumenti criptati; sono questi ultimi che creano nuovi problemi al funzionamento dei mercati per le relazioni che instaurano con gli strumenti tradizionali e digitalizzati, rendendo difficile la loro regolamentazione e sorveglianza, con conseguenze distorsive sull’attività di produzione e scambio, come testimonia il fatto che un solo Bitcoin abbia avuto di recente la possibilità di acquistare un’auto elettrica di grossa cilindrata e poco dopo abbia perso la metà del suo potere di acquisto". Un monito per rilevare quanto ancorasia impervio il percorso di integrazione tra passato e presente e della necessità di modificare approccio alla materia che non è più oggi regolabile ignorando l'impatto della tecnologia suoi mercati.
Crypto-Euro2020, l'U.E.F.A. sta al passo
Dopo la sponsorizzazione tutta italiana della Coppa Italia e la futura collaborazione, come sponsor tecnico, di una società che opera nel settore delle criptovalute nel prossimo campionato di serie B, anche l'U.E.F.A. ( l'unione delle federazioni calcistiche europee ) ha siglato un accordo di sponsorship con una società blockchain oriented. E che società!, ci verrebbe da dire...
Si tratta di AntChain, una costola di AliPay ossia il gateway di pagamento di Alibaba, colosso cinese del commercio on line. In progetto c'è la realizzazione di un sistema di NFT che avrà comecontenuto “EURO2020”, il campionato di calcio per nazioni attualmente in corso. Ma ciò che invece interessa maggiormente è l'utilizzo che già si sta facendo della tecnologia durante lo svolgimento della competizione: infatti tutti i track dei dati relativi a marcatori, risultati e molto altro vengono già notarizzati su blockchain al fine di mantenerne inalterata la loro autenticità e di integrità nel tempo.
Cambia la tecnologia alla base degli albi d'oro? A quanto pare si.
Piccoli prestiti attraverso blockchain: una prima apertura della Consob
L'UE ha già avviato il percorso che porterà all'emanazione, attraverso direttiva immediatamente applicabile negli stati membri, del “Pilot Regime” ossia del complesso di norme che regolamenterà in modo univoco per tutti gli strumenti finanziari, ivi compresi quelli che si basano sulla tecnologia blockchain.
Di questo è consapevole la nostra Consob che, seppur avendo mantenuto nel corso del tempo un atteggiamento di particolare prudenza se non di monito nei confronti del mondo delle criptovalute e dei sistemi di finanza e risparmio ad esse collegati, pare si stia aprendo alla possibilità di introdurre un sistema di deroga alle stringenti normative imposte (CSDRe MiFID).
Al fine di favorire prossimamente la diffusione di strumenti finanziari semplici e caratterizzati da minore liquidità, essa sarebbe disposta a sperimentare la nuova tecnologia con l'auspicio che possa rendere più fluido il credito in un momento storico post pandemico che ha generato ingenti perdite ed impedito il rilancio economico.
Questi spunti vengono tratti dalla relazione annuale 2020 dell'Autorità, presentata al mercato finanziario che, seppur con tutte le mitigazioni del caso, ci pare nasca sotto una buona stella.